giovedì 9 febbraio 2012

libri divertenti

   Isaac Asimov una volta disse che lui non scriveva libri umoristici perché non si può far ridere a metà e mantenere un alto livello di umorismo per più di una pagina è terribilmente difficile. In effetti capita spesso di trovare libri che vengono classificati come umoristici, anche scritti da personaggi famosi, che non fanno ridere o che fanno ridere solo la prima volta che li si legge, ma con amarezza e, spesso, sfruttando battute e doppi sensi triviali.
   Mi è capitato però di leggere alcuni libri umoristici perfetti, libri che non perdono il tono dalla prima all'ultima pagina e che si rileggono volentieri più e più volte. Siccome alcuni di questi libri sono ormai divenuti rari, reperibili solo sulle bancarelle dell'usato, probabilmente non li conoscono in tanti. Ecco, allora, la mia personale lista di libri divertenti, che spero si allungherà presto grazie ai commenti dei lettori.

  • Rex Stout: Il dottor cenerentola;
  • Richard Powell: Vacanze matte;
  • Richard Powell: Don Chisciotte made in U.S.A.
  • James Grady: Il grande affare del sassolino;
  • Christopher Moore: Il ritorno del dio coyote;
  • Sam Stewart: Balordi & CO.;
  • Tibor Fischer: La gang del pensiero;
  • Terry Pratchett: Maledette piramidi;
  • David Forrest: Il furto del grande dinosauro;
  • David Forrest: E a mio nipote Albert lascio (l'isola che ho vinto a Fatty Hagan in una partita a poker);
  • Roy Lewis: Il più grande uomo scimmia del pleistocene;
  • Shalom Auslander: Il lamento del prepuzio;
  • Douglas Adams: trilogia in cinque parti della guida galattica per autostoppisti (Guida galattica per autostoppisti; Ristorante al termine dell'universo; La vita, l'universo e tutto quanto; Addio e grazie per tutto il pesce; Praticamente innocuo);
  • Douglas Adams:  Dirk Gently. Agenzia di investigazione olistica;


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