martedì 28 febbraio 2012

LEGO Technic

LEGO Technic 8070, porte aperte

   Finalmente finito! Da Natale, anzi, dall'otto di Gennaio, perché su internet costava circa la metà che da Toys ma non riuscivano a consegnare in tempo, mio figlio ci stava lavorando, ed io con lui. Devo ammettere che, di solito, quando mi coinvolgono nei giochi dei bambini cerco di svicolare. Non amo giocare a domino, non amo bambolotti, draghi e costruzioni varie, subisco malvolentieri i giochi di prestigio e la sola idea di una tombola mi fa venire un attacco di orticaria ma, questa volta, quando mio figlio mi ha chiesto aiuto, non ho faticato a dargliene,
anzi, mi sono dovuto fare violenza per limitarmi a cercare i pezzi ed a dare consigli, perché questa macchina Lego è veramente fantastica. Sto parlando, per la verità, di una costruzione Lego Technic, cioè di una cosa che con il lego vecchio stile ha ben poco da spartire.
   Scordatevi pure i mattoncini, questa macchina è fatta di travi, spine, ingranaggi e pezzi dedicati. Dentro ci sono un differenziale, una scatola di trasmissione con ingranaggi, coppie coniche, viti senza fine, alberi folli, innesti e tutte le diavolerie necessarie per motorizzare l'apertura delle portiere e del cofano anteriore, nonché il movimento dello spoiler posteriore. Le sospensioni, perfettamente funzionanti, i semiassi, lo sterzo con la cremagliera ed i suoi braccetti, l'albero motore, con il collo d'oca, le bielle ed i pistoni, tutto è come in una macchina vera. L'unica sostanziale differenza è che, mentre in una macchina vera sono i pistoni, spinti dai gas generati dalla combustione del carburante, a muovere l'albero motore e, da lì, portare il moto fino alle ruote, in questo modello sono le ruote che, spingendo la macchina a mano, muovono il tutto fino ai singoli pistoni, che vanno su e giù proprio come quelli veri. I manuali di istruzione, sì, perché servono ben tre manuali per terminare l'opera, sono semplici ed esaustivi. Solo in un paio di punti i disegni non erano chiarissimi e lasciavano adito a dubbi, subito fugati consultando le pagine successive del manuale.
LEGO Technic 8070, cofano aperto
   Le difficoltà non sono eccessive ma, devo dire, mio figlio, senza l'aiuto di un adulto, difficilmente l'avrebbe completata e questo non per la complessità di costruzione quanto perché, senza darsi delle regole, è molto difficile procedere in modo da non perdere neanche un pezzo. Un bambino più grande però, diciamo dai dieci anni in su, potrebbe, se molto ordinato per natura o già abituato a montare modelli complessi, procedere da solo con successo. Dal punto di vista didattico la macchina consente di vedere in pratica diversi elementi fondamentali della meccanica:
  • Ingranaggi: ce ne sono tantissimi, di varie dimensioni, per consentire di costruire un distributore che permette, azionando una leva, di portare il moto di un piccolo motore elettrico ai quattro movimenti automatizzati;
  • Viti senza fine: sono ben quattro e servono a creare il moto ridotto per gli sportelli, il cofano e l'alettone.
  • Coppie coniche ne ricordo una nello sterzo, ma potrebbero essercene altre che in questo momento mi sfuggono;
  • Giunti cardanici, ce ne sono due, usati per un albero che passa a zig zag sotto il telaio;
  • Giunti omocinetici, per i semiassi;
  • Un differenziale, bellissimo;
  • Una cremagliera, usata per lo sterzo;
  • Dei braccetti con giunti sferici alle estremità, usati per lo sterzo e per l'apertura delle porte;
  • Accoppiamenti biella-manovella: ce ne sono ben 8 nel motore.
   L'unico appunto, da questo punto di vista, sta nel balordo rapporto di riduzione del differenziale, che rende difficile dimostrarne il funzionamento collegandolo a tre quadranti, ma poi guardarlo agire mentre si muove la macchina con le ruote curvate, è un vero piacere.
   Una volta terminato di montare il tutto, ed infilate ben 6 pile stilo nel portabatterie, ci si può divertire ad aprire e chiudere gli sportelli ed il cofano, nonché estendere gli alettoni o farli rientrare nel baule, azionando un interruttore. Come già detto, spingendo la macchina si possono vedere i pistoni muoversi ed il differenziale agire. Lo sterzo può essere azionato per mezzo di una manopola che si trova, strana scelta, dietro ai sedili, nel baule della vettura. Gli ammortizzatori funzionanti consentono di osservare il lavoro dei giunti elastici e dei parallelogrammi, però è normale che, alla lunga, ci si stufi di guardare sempre le stesse cose ed il modello finito, diciamolo pure, in quest'epoca di veicoli cinesi radiocomandati a basso costo, sembra adatto solo a restare su di uno scaffale a prendere polvere. Ed allora, fine dei giochi? Abbiamo buttato via 86 euro? No, la cosa geniale di questo modello è che, a differenza di altri prodotti Lego, consente diversi montaggi alternativi, basta scaricarsi le istruzioni dal sito della Lego e si può ripartire verso nuovi orizzonti.
  

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