domenica 25 marzo 2012

Notre dame de paris


Notre Dame de Paris
   Se nel 1830, Victor Hugo avesse potuto pensare che dal romanzo che stava scrivendo si sarebbe tratto un musical e se, specialmente, avesse potuto vederlo, probabilmente, ne sarebbe stato stupito. Notre Dame, nato come romanzo storico, è un drammone ottocentesco che ha, spesso, ispirato riduzioni cinematografiche e teatrali. Persino la Walt Disney, con il suo "Gobbo di Notre Dame", si è rifatta a questo romanzo, senza tuttavia riuscire neanche ad avvicinarsi vagamente al suo animo. Animo difficile da

Il pomelo

Pomelo VS. limone
   Da noi non è certo molto conosciuto questo antenato del pompelmo. Io, ad esempio, l'ho scoperto per caso, in un negozio di alimentari cinese; eppure, questo agrume, è da provare. Iniziamo col dire che il pomelo, il cui nome scientifico sarebbe Citrus Maxima, è un agrume, anzi, è il più grande degli agrumi. Possiamo farci un'idea delle sue dimensioni guardando la foto dove un pomelo è affiancato da un limone.  Non facciamoci spaventare dalle dimensioni, però. La sostanza spugnosa che separa la buccia dagli spicchi, l'albedo, in termini tecnici, pur non essendo di peso considerevole rappresenta una buona metà del volume del frutto. Questo, una volta aperto, si presenta con gli spicchi

domenica 11 marzo 2012

Frittata con i fiori di zucca

Frittata con i fiori di zucca
   Bè, un'altra frittata-non frittata al forno? Cosa c'è di nuovo? C'è di nuovo che inizia ad essere la stagione dei fiori di zucca. I fiori di zucca, belli, freschi, con il calice che ci attira con quel suo aspetto sexi, ed il gambo che ci respinge spinoso, sono, assieme alle cozze ed a tanti altri cibi, un simulacro evidente della femminilità. Ed allora cosa può fare un uomo, di fronte a cotanta bellezza, se non farla sua...mangiandola? E come si mangiano i fiori di zucca? Io

venerdì 9 marzo 2012

cavoli, non ho messo il vino in fresco

   Bè, comincio con il dire che a me non capita spesso di pormi questo problema. Non adoro né il vino bianco né il vino frizzante. Considero lo champagne ed il prosecco alla stregua di curiosità e, se proprio devo accompagnare un dolce, preferisco sicuramente un albana passito, un vin santo o uno zibibbo ad un Asti cinzano. Tuttavia, si sa, qualche volta si deve pur cedere ed allora capita anche di pasteggiare a prosecco o, più raramente, a champagne, specie se un ospite si presenta con in mano la fatidica bottiglia. Ecco, in quelle rare occasioni, vista anche la mia poca dimestichezza con questo tipo di vini, mi è capitato, alle volte, di farmi cogliere impreparato. Che fare, allora, quando si è quasi pronti per servire e  la bottiglia è a temperature inaccettabili? La soluzione c'è. Richiede un grande dispendio di cubetti di ghiaccio ma consente di raffreddare una bottiglia in pochi minuti.
   Iniziamo prima di tutto a ragionare sul ghiaccio. Se  possediamo un buon congelatore e specie se, come nel mio caso, siamo paranoici e lo teniamo costantemente a -18 °C, disporremo sicuramente di ghiaccio a bassa temperatura, ma il problema è che il ghiaccio

domenica 4 marzo 2012

Berta Rojas e Barrios

Berta Rojas - intimate Barrios
   Perchè quando penso a Berta Rojas mi viene subito da pensare a Barrios? Bè, innanzi tutto sono conterranei. Barrios e Berta Rojas, infatti, sono entrambi nativi del Paraguai, ed in secondo luogo, come Barrios è stato un grande virtuoso della chitarra, la Rojas lo è attualmente. Se a questo poi aggiungiamo che oggi è considerata una dei più significativi interpreti del grande Barrios, allora diventa ovvio dove stia la connessione fra i due, ma procediamo con ordine. 
   Augustin Pio Barrios nasce in Paraguai, nel 1885. Concertista e musicista di grandissimo valore, trascorre la sua vita artistica, salvo un

giovedì 1 marzo 2012

Filomena Moretti ed Heitor Villa Lobos.


Filomena Moretti Heitor Villa Lobos
   Oggi mi hanno tolto il gesso. Appena tornato a casa, prima ancora di andarmi a comprare il tutore, ho imbracciato la mia vecchia chitarra per vedere cosa fosse successo in questo mese di astinenza. Il risultato è  terribile. A parte il male, mi sembra che le dita siano quelle di un'altra persona. Penso che ci vorranno mesi di lavoro anche solo per tornare al mio mediocre livello abituale. Così ho deciso di consolarmi ascoltando qualcuno che sa suonare veramente. Ho ravanato in mezzo ai miei dischi preferiti ed ho tirato fuori una chicca, Filomena Moretti che suona Villa Lobos. L'ho infilato nel lettore e, in un attimo, ho smesso di preoccuparmi per il mio polso, sia perché l'ascolto richiedeva l'uso di tutti i pochi neuroni che mi sono rimasti sia