mercoledì 23 gennaio 2013

Ancora sugli e-book

   Ed eccomi ancora a parlare di libri elettronici, questi oggettini che potrebbero cambiare il mondo dell'editoria ma che, a quanto pare, sono ancora in fase di start up. Durante le vacanze di Natale, in vena di leggere qualcosa che non mi desse troppo da pensare, qualcosa scritto da uno di quegli scrittori seriali tipo Wilbur Smith, Ken Follett o Tom Clancy, letteratura spazzatura che obbedisce alla regola "letto il primo letti tutti" e che come unico pregio quello di alleggerire la mente da qualsiasi compito lasciandola a vagare in un limbo di déja vu e parole inutili, mi sono trovato a cercare senza successo nella mia biblioteca i romanzi di Clive Cussler.

lunedì 21 gennaio 2013

Come se fosse il risiko

   C'è un'idea che, da un po', mi frulla per la testa. E se, invece che tentare di far fronte ai debiti con le tasse (come se la cosa potesse mai avere una logica) non ci impadronissimo, con un abile colpo di mano, di S. Marino e della Città del Vaticano? Piccoli, facili da conquistare e ricchi quanto basta per rimpolpare le casse

mercoledì 9 gennaio 2013

Aboliamo il Natale

   Per Natale siamo tutti più buoni, ci scambiamo dei regali e, specialmente, mangiamo come dei cannibali. Bene la prima, benino anche la seconda ma male la terza, anzi, malissimo. Che occasionalmente, magari una volta alla settimana, possa succedere di eccedere con il cibo è abbastanza normale, ma che si ecceda per dieci giorni di fila è letale. Ho la sensazione che, tutto sommato, se evitassimo le festività natalizie potremmo tranquillamente vivere una decina d'anni in più. Qua a Bologna, per le feste natalizie, ci toccano, come minimo: tagliatelle,

martedì 1 gennaio 2013

Un pensierino per l'anno nuovo

Avete presente il count down di un flop. Qualcosa come "-10, 9, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2, 1, via" e poi invece che fuoco e fiamme il missile resta ignominosamente a terra? Ebbene, l'altro giorno eravamo tutti lì in soggiorno con lo spumante in mano, ad aspettare la fine del mondo e invece no, i Maya, gli Inca, gli Aztechi o chi diamine gli scolpitori di calendari monchi fossero non ci hanno preso e noi a brindare lo stesso ma un po' delusi che, dopo Berlusconi e Monti, la fine del mondo ci avrebbe fatto comodo