venerdì 29 aprile 2016

Il paradosso dei numeri nuovi

  Pensando alla meccanica quantistica, alle discontinuità ed al concetto di realismo mi é venuta la perversa idea di dividere l'insieme dei numeri reali in ℝn (insieme dei numeri nuovi) ed ℝu (insieme dei numeri usati) dove ℝn contiene tutti i numeri che ancora non sono stati utilizzati a scopo alcuno ed ℝu i numeri che, invece, a qualcosa sono già serviti.
u={x|x∈ℝ ∧ x é stato calcolato almeno una volta}
n={x|x∈ℝ ∧ x∉u}
  Ovviamente definiti u ed la prima cosa che mi é venuta in mente é stata domandarmi se questi numeri
nuovi avessero delle proprietà interessanti ed in effetti ho immediatamente notato una loro particolarità: il fatto di non essere mai stati utilizzati comporta che non siano mai stati paragonati né fra di loro né con altri numeri e, di conseguenza, che non abbiano segno. Quindi con una sorprendente analogia con la meccanica quantistica possiamo enunciare che: 
é impossibile conoscere il segno di un numero nuovo 
senza alterarlo trasformandolo in un numero usato
  Ma se un numero appartenente ad n non ha segno (o magari li ha entrambi in potenziale) ed n, data la definizione di n che impone nℝ se consideriamo che, come noto, =++-, si manifesta un'ovvia incongruenza per il fatto che i numeri nuovi pur appartenendo ad  non possono appartenervi in quanto non facenti parte né di + né di -.


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