mercoledì 22 ottobre 2014

La carne argentina

Alcune riflessioni, dopo il primo anno a testa in giù, sulla carne argentina e su come la sua qualità dipenda dalle scelte del governo:
   Per prima cosa dobbiamo dire che in Argentina si mangia molta, moltissima carne. La grigliata domenicale, quasi irrinunciabile per gli argentini, comporta, fra achuras chinchulinas, chorizos, morcillas, tira de asado, entraña, vacio, quadril, lomo e bife vari, più di un chilogrammo di carne a persona, e stiamo parlando solo della domenica ma qua, di norma, la carne si mangia, anche se in porzioni quasi

mercoledì 26 febbraio 2014

1° COMUNICATO UFFICIALE DELLA RESISTENZA NAZIONALE DEL VENEZUELA

Per chi non capisce lo spagnolo, ecco la traduzione (imperfetta) del link
http://la-kapucha.blogspot.com/2014/02/comunicado-oficial-n-1-de-la.html?spref=tw
che si trova nel mio post di ieri su quanto succede in Venezuela.
Ovvio, non è che una voce ed è di parte, ma leggete e fatevi una idea.

domingo, 23 de febrero de 2014
domenica, 23 febbraio 2014



COMUNICADO OFICIAL N° 1 DE LA RESISTENCIA NACIONAL DE VENEZUELA
1° COMUNICATO UFFICIALE DELLA RESISTENZA NAZIONALE DEL VENEZUELA
Resolución sobre la posición de los ciudadanos venezolanos que nos mantenemos en protestas en las calles contra el régimen castrocomunista que opera ilegalmente en Venezuela.
Risoluzione sulla posizione dei cittadini venezuelani che continuano a protestare per le strade contro al regime castrocomunista che opera illegalmente in Venezuela.

CONSIDERANDO:
Que el noble pueblo de Venezuela, harto ya de la traición de la camarilla militarista y agentes del castrocomunismo que controlan el poder, salió desde el 02 de febrero de 2014 en el estado Táchira a protestar contra la inseguridad, la inflación, la escasez y el saqueo de los recursos venezolanos y fue reprimido y atacado por las fuerzas represivas del régimen, generando decenas de heridos y varios detenidos.

CONSIDERANDO:
Que el descontento nacional, ante la dura crisis económica desatada por el agente castrocomunista Nicolás Maduro Moros, tras la devaluación de la moneda, permitir el saqueo mensual de un millardo de dólares para mantener y reconstruir la economía de la isla de Cuba, atacar y destruir a las empresas venezolanas, someter al pueblo a una indignante escasez que lo mantiene desmoralizado y frustrado en largas colas para obtener productos básicos, produjo que el resto del país y unas 50 ciudades se unieran a una protesta nacional convertida hoy en RESISTENCIA.
Che il malcontento nazionale di fronte a una forte crisi economica innescata dall'agente Castro-comunista Nicolas Maduro Moros, fra la svalutazione della moneta, il permettere il sacco mensile di un miliardo di dollari per mantenere e ricostruire l'economia dell'isola di Cuba, l'attaccare e distruggere le società venezuelane, il sottoporre le persone ad una carenza oltraggiosa che le lascia demoralizzate e frustrate in lunghe code per ottenere prodotti essenziali, ha fatto si che il resto del paese ed una cinquantina di città si unissero in una protesta nazionale oggi convertita in RESISTENZA.

martedì 25 febbraio 2014

Venezuela, Maduro e la follia di un regime

Foto: "Maldito el soldado que vuelva las armas de la República contra su Pueblo."
Simón Bolívar   Ok, ho sbagliato tutto, disinformazione, carenza di informazione, incapacità di leggere la realtà delle cose, non lo so, ma quel che so è che Maduro non sarà un bene per il Venezuela, anzi, che la sua strada è quella della follia. Presidente regolarmente (o irregolarmente, ma questo non spetta a me dirlo) eletto dal popolo Venezuelano, Maduro ha dimostrato, e mi dispiace per i guidatori di autobus, categoria per la quale ho il massimo rispetto, che sicuramente un guidatore di tram

Non ne sentivamo il bisogno

Basta, quando è troppo è troppo. Ho iniziato a studiare informatica quasi 40 anni fa, quando un mini aveva un processore a 16 bit, 32 K di RAM, degli hard disk amovibili da 5 mega, occupava una stanza dedicata (e climatizzata) e, da solo, serviva una cinquantina di utenti simultaneamente. Gli editor erano editor di linea, i terminali non erano quasi mai grafici e, salvo casi eccezionali, erano rigorosamente in bianco e