lunedì 9 luglio 2012

E se il denaro andasse a male?

La banconota che scade
   Se, col denaro che ho in banca, mi compro una casa nuova, dovrò spendere per mantenerla e, comunque, salvo acquisti particolarmente felici, il suo valore calerà nel tempo, in quanto l'edificio invecchierà. Se con lo stesso denaro mi compro un'automobile vale lo stesso discorso. Se mi compro un gioiello
(lasciamo stare i diamanti da investimento, quelli sono beni con un valore artificiale imposto dalla lobby dei De Beers) idem, e lo stesso se mi compro del cibo che, avvicinandosi alla scadenza, perde il suo valore. Insomma, è ben difficile, senza aggiungere al denaro il proprio lavoro personale, acquistare beni che possano salvaguardare in toto l'investimento. Ed allora, perché mai, se il denaro non lo uso, lo lascio a vegetare in banca, non dovrebbe lentamente ma inesorabilmente volatilizzarsi allo stesso modo?
   Se metto il mio denaro in banca, oggi come oggi, riesco a fare una patta con la svalutazione reale. Il denaro, cioè, rimane congelato, non perde il suo potere d'acquisto e questo è grave. Non date retta a quello che vi dicono le banche, da quando si è persa la convertibilità in oro il denaro è fatto per essere speso, non è un bene in sé. Investire in denaro è un non senso, la situazione ideale è quella in cui, soddisfatti i bisogni primari di stabilità con un minimo risparmio e, magari, con l'acquisto di una casa e di quanto necessario per lavorare, le persone spendono il loro denaro con la stessa velocità con cui lo guadagnano.
   L'accumulo di ricchezza porta alle caste, e questo non è un bene perché in questo modo si premiano gli imbecilli. Attenzione, il male sta nelle caste, non nelle classi, quelle invece servono e come. Facciamo un esempio: se io sono uno sfaticato e non ho voglia di lavorare, ho studiato poco e, di quel poco, non ho capito nulla, sono pigro ed inetto, è giusto che la società in un qualche modo mi penalizzi relegandomi in una classe infima. Se invece sono attivo, intelligente e produttivo, se ho messo a frutto i miei talenti e mi sono distinto fra la massa, allora è giusto il contrario. Non sto, cioè, sostenendo che tutti gli uomini sono uguali, anzi, è esattamente il contrario. Se però il sistema economico mi consente di accumulare un patrimonio succederà che i miei figli, per diritti di nascita, resteranno fuori dal sistema delle classi in quanto appartenenti ad una casta privilegiata. In questo modo verranno a mancare sia lo stimolo a migliorarsi che la selezione naturale e, in breve, ci troveremo ad avere una casta di "ricchi" caratterizzata dalla massima inettitudine, come a dire che, al di là della palese ingiustizia della cosa, lasceremo il vero potere in mano a degli imbecilli.
   Quando c'era la Lira una forte svalutazione frenava gli investimenti in denaro. Potevi, forse, fare una patta con le obbligazioni di stato, ma non era detto. Il denaro conveniva spenderlo o mantenerlo investito in attività che, però, richiedevano un minimo di sforzo da parte dell'investitore per essere lucrose. Con l'Euro purtroppo la svalutazione è venuta a calare, in altre parole il denaro non scade più per cui investire in denaro, oggi, è conveniente. Questo, oltre a favorire come già detto il sistema delle caste, porta a ridurre il quantitativo di denaro in circolazione e, specialmente, a lasciare alle banche il controllo degli investimenti reali.
   Allora, per evitare questo fenomeno, mi piacerebbe che il denaro avesse una data di scadenza, come le zucchine. Puoi avere denaro, certo, ma ti conviene spenderlo in fretta, fino a che vale qualcosa perché poi, se va a male, non te ne fai più niente. E come fare questo? Semplice, tassando il possesso di denaro che eccede una certa cifra (diciamo che non ha senso tassare il risparmiatore che accumula per comprarsi la casa) e, specialmente, smettendo di proporre investimenti in titoli di stato ai risparmiatori.
Pinocchio nel campo dei miracoli
   Gli investimenti in titoli di stato, come del resto i fondi di investimento, sono il meccanismo deviante con il quale si continua a proporre alla gente una strada per "preservare il denaro". Il denaro NON DEVE ESSERE PRESERVATO, deve essere speso o, nel caso, investito per produrre lavoro. Ogni altro uso del denaro è assurdo e mi ricorda tanto Pinocchio che, su suggerimento del Gatto e della Volpe, piantava gli zecchini nel campo dei miracoli per vederli crescere e moltiplicarsi.

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