nero. Un computer costava parecchio di più di una automobile e non lo si usava certo per fare cose non indispensabili, nè si pensava di usare tempo di calcolo per far comparire icone animate, cani scodinzolanti vistiti da Sherlok Holmes o altre amenità del genere sullo schermo degli utenti. I primi personal (ebbene si, anche allora c'erano i personal) avevano sistemi operativi come il CP/M e servivano per lavorare consentendo, incredibile miglioria, alle segretarie di scrivere ed impaginare lettere in modo esemplare. Non si usava il PC per la posta elettronica, si usava il telefono e, di conseguenza, si aveva l'abitudine di pensare prima di parlare. Non si usava neanche il PC per scrivere due righe, si usava al limite la macchina da scrivere, notoriamente priva di correttore ortografico e, di conseguenza, alle segretarie era richiesto di conoscere l'italiano, la grammatica e la dattilografia. I programmatori dovevano fare conto con i limiti dell'hardware, e così i nostri videogiochi si riducevano ad adventure in linea di testo, chi della mia generazione non ricorda "avventura nel castello". Non avevamo animazioni e già space invaders richiedeva un hardware dedicato, così invece che rincoglionirci davanti ad uno schermo eravamo costretti ad uscire di casa, magari per andare a giocare a pallone. Certo, eravamo primitivi...e non stavamo peggio di ora.
Quarant'anni di evoluzione e, devo dirlo, mi vengono in mente ben poche applicazioni di questa ipertecnologia che abbiano veramente migliorato la nostra vita o la nostra speranza di vita, e se mi si obietta che l'evoluzione della tecnologia informatica ha migliorato la qualità della medicina, mi viene da dire che si, è vero, oggi disponiamo di strumenti che una volta non ci sognavamo neanche, ma che questo miglioramento degli strumenti ha coinciso con un tale abbandonarsi a loro da parte della classe medica che, alla fine, tutti questi vantaggi non ci sono stati. Faccio un esempio: oggi abbiamo strumenti computerizzati che possono, in pronto soccorso, determinare il livello di ossigenazione del sangue con una approssimazione centesimale ma in compenso non abbiamo più il personale che, semplicemente guardando il tono di colore della pelle, poteva diagnosticare una ipoossigenazione. Stiamo davvero meglio di prima?
Vorrei che il CEO di Intel, ma non solo lui, ci sono molti inventori di cose inutili al mondo, dedicasse un po' di tempo e di miliardi nel cercare non tanto il modo di aumntare la densità di MIBS e MFLOPS nei circuiti, quanto il modo di sfruttare quelli che già abbiamo in modo utile per la società e per gli individui. Seguendo questa strada si protrebbe arrivare a scoprire, ad esempio, che il programma di alfabetizzazione informatica del terzo mondo, previsto dall'ONU e dalla FAO, non rende più felici gli africani, ma che magari un programma di educazione potrebbe riuscirci benissimo. Il famoso computer da 100 $ potrebbe, quindi, essere una bellissima sega mentale mentre una semplice scuola dove ti insegniano cose banali ma quotidiane (ad esempio come evitare di prendersi l'HIV) potrebbe avere un suo perché.
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