lunedì 25 febbraio 2013

Annullare la scheda

   Ieri, lo dico senza ritegno, mi sono presentato ai seggi ed ho annullato la mia scheda elettorale. Non l'ho fatto vomitandoci sopra per rispetto nei confronti di coloro che devono provvedere allo spoglio, ma per il disgusto che mi provocavano quei simboli, tutti legati a persone grette e meschine, legate ad interessi disumani e divergenti da quelli del paese che saranno chiamati a governare quando non addirittura incapaci, avrei potuto
tranquillamente farlo senza bisogno della matita.

   Cosa significa annullare la scheda alle elezioni? Significa, espresso con un gesto, "non mi avete proposto niente e nessuno votabile", un gesto forte che, però, rispecchia a mio parere l'attuale situazione politica italiana. Se vogliamo dirlo in altre parole, è come se ci chiedessero di scegliere fra un pugno in un occhio, uno nel fegato e magari uno sui denti. La risposta, immediata, di una persona ragionevole, sarebbe: "no, grazie, preferirei non ricevere nessun pugno". Ecco, annullare la scheda significa più o meno la stessa cosa, "no, grazie, non vorrei né un ladro, né un buffone, né un idiota, né un novello Mussolini né un uomo che ha a cuore interessi che non sono i miei a governare il mio paese".
   Attenzione, non è qualunquismo. Non è che, annullando la scheda si rinuncia a dire la propria, la si dice, invece, gridando con forza, con la forza del proprio voto, "ANDATEVENE VIA, BRANCO DI @!##&@@!!!, NON VI AFFIDEREI NEANCHE 100 LIRE, FIGURIAMOCI SE VI LASCIO GOVERNARE IL MIO PAESE E DECIDERE IL FUTURO DEI MIEI FIGLI".
Cincinnato riceve il Senato di Roma
   Questo post non vuole essere un incitamento ad annullare la scheda elettorale, siamo in Italia e, prima che ci impediscano anche questo, che tutti votino secondo la loro coscienza. Semplicemente volevo chiarire che, per me, annullare la scheda elettorale significa votare, votare per quella persona onesta e capace, che crede nel paese e vuole il suo bene, che è disposta, come lo fu Lucio Quinzio Cincinnato ai tempi dell'antica Roma, ad anteporre l'interesse dello stato al proprio senza chiedere nulla per sé in cambio e che non deve favori a lobby, cosche o personaggi loschi, quella persona, per intenderci, che, per qualche motivo a me incomprensibile, si sono dimenticati di mettere sulla scheda elettorale.

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