
pulsante malgrado un disperato tentativo di rianimazione con endovenose di acido citrico. Va bé, 10 anni sono tanti ed è inutile stare a pensarci più di tanto, tanto vale comprarne una nuova. Internet, Amazon, stessa marca, modello aggiornato, tre giorni e 160 euro sono sufficienti per riavere la nostra amata macchina da caffè solo che...solo che alla Krups si sono bevuti il cervello.
Bé no, in realtà non è proprio colpa loro, la macchina nasce come macchina da casa, non per un ufficio e, di conseguenza, si suppone che faccia 3 o quattro caffè al giorno per cui, in questo periodo di attenzione al consumo, l'hanno dotata di auto power off.
Auto power off, in ufficio, vuole dire:
Ho proprio voglia di un caffè, accendo la macchina e poi, mentre attendo che si scaldi, torno alla mia scrivania e mi distraggo. Ad un certo punto mi torna voglia di caffè, alzo gli occhi ma la macchina si è già spenta. La riaccendo e torno a sedere e questo lo ripeto tante volte fino a che non è ora di andare a casa. Incredibile, alla fine il caffè non l'ho preso proprio.
Sostanzialmente da quando abbiamo cambiato la macchina in caffè spendiamo meno della metà di prima in cialde, i colleghi sono meno sclerotici (ed anche un po' meno svegli), chi aveva l'abitudine di zuccherare il caffè sta dimagrendo a vista d'occhio e, quasi mi dimenticavo, il caffè, quando si riesce a farlo, è veramente eccezionale.
In conclusione, non mi sento proprio di consigliare questa macchina per un ufficio ma, per chi vuole un'ottima macchina da casa, vale abbondantemente i soldi che costa. Da notare che riesce, con lo stesso manipolo, a fare un caffè con la cialda o, in alternativa, uno o due caffè con la polvere, e che il beccuccio del vapore è fornito di un tubo di pitot che consente di montare il latte con facilità.
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