martedì 22 ottobre 2013

meglio dell'originale

   Stavo ascoltandomi la versione degli Apocalyptica di Nothing else matters, su youtube, ed ho notato una serie di commenti negativi. "Non c'è sforzo creativo, il lavoro è dei Metallica" e similari. A me, sinceramente, piace di più la
versione degli Apocalyptica dell'originale, e comunque a quelli che sostengono che non c'è sforzo creativo gli direi di trasformare una canzone rock in un quartetto d'archi e poi dirmi se, per farlo, non ci hanno messo niente di loro.
   Al di là dei commenti sterili, ho stilato una piccola lista di brani che, per motivi vari, mi piacciono di più fatti da altri che in originale, e la propongo qui. Se qualcuno ha altre idee, bé, come suole dire de gustibus et coloribus non est disputandum.
   Iniziamo dalla già citata Nothing else matters: all'orginiale dei Metallica preferisco indubbiamente la versione degli Apocalyptica. Poi mi viene in mente, giusto perché mi trovo in Argentina, la versione dei Boikoit di Hasta siempre, migliore a mio parere di quella un po' datata di Carlos Puebla. Sempre restando in questo continente vorrei citare anche la version dei Chingon di Malagueña salerosa, resa famosa dal film Kill Bill, che supera, sempre secondo il mio discutibile parere, di varie lunghezze l'originale di Elpidio Ramirez. Poi vorrei passare un attimo dall'Italia e ricordare Sognando che, nell'interpretazione di una Mina ormai matura, riesce a commuovere più dell'orginiale di Don Baky. Ed ancora Over the rainbow che preferisco nella versione di  Israel Kamakawiwo'ol, più interessante di quella un po' scontata di Judy Garland e, sempre fra le interpretazioni di "Iz", suggerisco di ascoltare una fantastica What A Wonderful World che comunque, con tutto il rispetto per il grande Luis Armstrong, a mio parere rimane insuperata nella versione di Mark Knopfler. E poi, scontato ma pur sempre vero, parliamo di Halleluja nella versione di Jeff Buckley, più famosa e, per me, più bella dell'originale di Leonard Cohen. Infine, un altra pool strappata ad un mito della musica, New York New York che, nella versione di Liza Minnelli, supera indubbiamente la versione di Frank Sinatra. Caro Frank, mi dispiace per te, ma quando Liza pesta davvero non ce n'è più per nessuno, neanche per the voice.
 Questi sono solo alcuni, ovviamente, dei casi in cui preferisco la copia all'originale, e mi sono limitato alla musica leggera. Potremmo trovare lo stesso in altri campi, dal cinema all'architettura, aspetto con ansia dei suggerimenti.


1 commento:

  1. Ciao. Ho scoperto solo ora questo blog e sto leggendo un pò di post arretrati. Per quanto riguarda le Cove preferibili agli originali, posso consigliarti:
    Across the Universe by Fiona Apple e soprattutto
    Ruby Tuesday by Emiliana Torrini (da pelle d'oca...)

    Andrea

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