giovedì 22 dicembre 2011

A Bologna nuotando si dimagrisce due volte

   C'è una cosa che non capisco. A Bologna, per andare in piscina a nuotare, quando si può, cioè quando le piscine sono aperte e non sono occupate per altre attività più o meno demenziali, si spendono 6 euro e 70 (6 con l'abbonamento). Le piscine sono comunali e sono state pagate con i nostri soldini, anzi, per l'esattezza con quelli dei nostri
genitori. Sono vetuste e non se ne costruiscono da un pezzo, anzi, si provvede a spendere dei soldi, tanti soldi, per rompere quelle che già ci sono. Gli spogliatoi sono minimali, la densità degli utenti è troppo alta, gli orari sono scelti in modo da garantire il massimo profitto senza preoccuparsi minimamente di offrire realmente un servizio a tutti i possibili utenti. Non ci sono palestre associate alle piscine nè per la ginnastica nè per il riscaldamento.
   E' una questione di denaro, direte voi. Evidentemente non si può mantenere aperte le piscine per più tempo e con meno denaro, ci si deve accontentare. Poi, per caso, capita che un paio d'anni fa vado a fare una gara a Preganziol, posto sperduto in mezzo alla campagna veneta. Piscina comunale con due vasche esterne, una per il nuoto ed una per il gioco, con tanto di prati per prendere il sole;  tre interne, una per il nuoto, con buca, una per i bambini ed una, fuori terra, è vero, ma pur sempre di dimensioni ragguardevoli, per chi di nuotare proprio non ne vuole sentir parlare e, in acqua, preferisce fare ginnastica o andare in bicicletta. Piscina nuova, con due palestre una delle quali attrezzata con macchine di ogni genere, spogliatoi adeguati e così via, appena costruita, forse ancora da pagare. Costo dell'ingresso, tutto compreso? 2 euro e 50, un paio d'anni fa e 4 euro e 50 oggi, 4 con la tessera ed ingresso gratuito per chi è già iscritto ad un corso di nuoto e vuole solo allenarsi un po'.
   Allora, mi pare evidente, si può andare in acqua a prezzi ragionevoli, c'è un modo per farlo. Nota bene, non ho avuto l'impressione che gli impiegati della piscina fossero affamati, evidentemente lo stipendio glie lo davano anche là, nè mancava il bagnino (anzi, i bagnini, perchè erano almeno due), nè le pulizie lasciavano a desiderare. Solo, forse, nessuno riusciva a lucrarci sopra.
   Ed allora, viene da domandarsi perchè questa differenza. La risposta, mi sà, è molto semplice. Preganziol è un paesone, si conoscono tutti e, probabilmente, vanno tutti a fare colazione negli stessi tre bar, cittadini e sindaco. Mi sembra probabile che là, se i soldi pubblici vengono spesi senza criterio, qualcuno prenda il sindaco per il cravattino e, senza troppa delicatezza, glie ne chieda conto. Qua da noi, invece, il sindaco vive in un mondo a parte, non si mescola con la gente comune, ma solo con politici, membri del Lions o del Rotary, Massoni e così via, cioè proprio con quelli che, in un modo o nell'altro, dei servizi hanno poco bisogno, ma hanno bisogno di appalti e concessioni per continuare a vivere galleggiando sopra il mondo reale. Noi, i veri utenti dei servizi, noi che non abbiamo la piscina privata, che non possiamo iscriverci con tutta la famiglia ad un qualche club sportivo, noi non abbiamo neanche la possibilità di vederlo, il sindaco, figuriamoci di parlargli e di manifestargli il nostro disappunto.
   E, riflettiamoci, di cosa stiamo parlando in fondo? Stiamo parlando della possibilià di fare dello sport, cioè della possibilità di mantenerci attivi ed in buona salute, gravando meno sulla sanità pubblica. Sarebbe un bene per tutti se potessimo ridurre del cinquanta per cento le malattie cardiovascolari ed il relativo costo facendo un po' di sport, no? Ma certo questo non è un problema, possiamo ammalarci senza aumentare i costi della sanità, è facile, basta tagliare i servizi ed i vari governi che si sono avvicendati, non escluso l'ultimo, quello d'emergenza, in questo sono stati tutti bravissimi.
   Quindi, da domani, tutti in acqua e, per pagare l'ingresso, ovviamente risparmiamo sulla spesa, così dimagriamo pure e raddoppiamo i benefici. A Bologna, possiamo ben dirlo, nuotando dimagriamo due volte.

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