martedì 30 luglio 2013

Caro carburante: mandiamo un messaggio

   Siamo italiani, ci hanno educato fin da bambini a distinguere fra cibo e spazzatura, fra ciò che è buono e ciò che non lo è. Per questo, a differenza dei tedeschi che si mettono molte meno preoccupazioni di noi circa la qualità di ciò che mangiano, ben difficlmente, anche quando i prezzi salgono, rinunciamo ai nostri fornitori abituali, o meglio, lo facciamo solo quando i prezzi diventano insostenibili. Ok, siamo ciò che mangiamo e di conseguenza, niente compromessi sul cibo, ma in questo modo rinunciamo a mandare un
messaggio, a dire: basta rincari, non ce la facciamo più. Il carburante della macchina, però, quello è tutto uguale. Ci sono degli standard minimi di qualità, perfettamente compatibili con i motori moderni, che tutti i carburanti devono rispettare, quelli costosi come quelli più economici e quindi non ci sono veri motivi per sceglierne uno piuttosto che un'altro se non la nostra pigrizia. Andare sempre, per principio, al distributore più economico, anche se alla fine il risparmio, considerando i chilometri in più per raggiungere il distributore, non è così grande, è importante, significa chiarire bene che non si è disposti a pagare di più per il carburante. Distributori che espongono prezzi superiori anche di 20 centesimi al litro rispetto ai più economici dovrebbero essere boicottati anche perché, se ci pensate, si tratta di un 10% abbondante sul prezzo del pieno, come a dire che se nella mia macchina ci stanno cento euro di gasolio, facendo rifornimento a queste pompe ho buttato via dieci euro, 520 euro l'anno se faccio un pieno alla settimana, l'equivalente di un last minute di una settimana in Grecia o, nel mio caso, più o meno quello che spendo di assicurazione in un anno.
http://www.trendbird.biz/attach/1/1186747478.jpg   Tuttavia, come già detto, se scegliere il distributore più economico per il risparmio è una opzione, sceglierlo per dare un segnale, a prescindere dal risparmio, è un dovere, come pure è un dovere, a mio parere, cercare di ridurre al massimo i consumi di combustibile, sia per dare un segnale che per risparmiare risorse non sostituibili. Lo so, capisco che, per chi può permetterselo, il SUV, magari usato per muoversi in città in mezzo al traffico, sia un modo per gratificare il proprio ego tuttavia, per chi proprio non può fare a meno dello status simbol, ci sono vetture in ed esclusive anche fra le piccole come, ad esempio, le mini che, mosse da un motore BMW, oltre ad essere grintose hanno consumi da record, o le SMART che, magari accompagnate da una Mercedes nel garage, da usarsi solo quando si viaggia fuori città, hanno anche il pregio di infilarsi in posteggi impossibili per le altre vetture. Insomma, ci si può sentire adeguati anche senza usare automobili da 5 Km per litro.
E' rivolta contro il caro-carburanti. Il Codacons: boicottiamo le pompe più care
Tecnologia verde
   A questo aggiungiamo il fatto che, ovviamente, l'automobile andrebbe usata solo quando serve, magari avvalendosi dei mezzi pubblici, della bicicletta, del calesse o, perché no, andando a piedi. Meno combustibile, meno problemi a parcheggiare e, alla fine, anche la salute ne trae profitto. E se per colpa nostra qualche multinazionale del petrolio si troverà costretta a tirare la cinghia... ma stiamo scherzando, quando mai? Non lo sapete che sono proprio loro, i magnati del petrolio, i maggiori investitori nelle nuove tecnologie? Per fare i pannelli solari, di riffa o di raffa, serve il silicio, amorfo o monocristallino che sia e, guarda caso, i maggiori produttori sono proprio loro, SHELL, BP et company per cui, niente paura, che di fame non moriranno di sicuro.

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