mercoledì 12 settembre 2012

Al lavoro senz'auto

Amsterdam: bicicletta per famiglie numerose
   Una delle cose che più colpiscono dell'Olanda in generale e, in particolare, di Amsterdam, è l'incredibile numero di persone che girano in bicicletta, malgrado il fatto che, nei mesi invernali, il tempo sia generalmente schifoso. In bicicletta, in autobus, in tram, in treno e a piedi; a cavallo, con i roller, col monopattino o, comunque, non in macchina. Gli Olandesi la macchina la usano, di norma,  durante le ferie, per girare l'Europa con la roulotte attaccata
dietro, non per andare a lavorare. Bella scoperta, direte voi, l'Olanda è tutta piatta, le città sono minuscole, i treni vanno a schiodo e ci si può salire in bicicletta, i parcheggi in città costano cifre stratosferiche ed i poliziotti sono, in merito al parcheggio fuori dagli appositi luoghi, tutt'altro che elastici. Ok, è vero, l'Olanda potrebbe essere un caso a parte, ma l'America? Perché mai a New York, nella capitale della patria dell'automobile, la maggior parte della gente non solo gira con i mezzi pubblici, ma ha addirittura rinunciato da tempo a possedere un'auto? Semplice, perché andare in auto non conviene.
   Come non conviene, santo cielo, forse non converrà a New York o a Delft, ma qua siamo in Italia, qua conviene. Con la macchina si risparmia tempo, con la macchina si è più elastici, con la macchina si evita di doversi mischiare ai poveri ed ai reietti che girano con i mezzi pubblici e che non brillano certo per la buona educazione e per l'igene personale. E poi con la macchina si può andare fuori la sera, a cena o a divertirsi, ed i mezzi pubblici la sera non sono poi così disponibili no?
   Considerazioni interessanti, sicuramente, ma vediamole una per una:
   Con la macchina si risparmia tempo, indubbiamente vero, ma si spende anche di più. Se risparmiamo, per ipotesi, una mezz'ora al giorno, ed in questa mezz'ora facciamo gli straordinari in ufficio, quanto guadagniamo in più, tolte le tasse, 15 euro? Ed andare in ufficio in macchina quanto ci costa? Con quindici euro ce la facciamo a pagare non dico il bollo l'assicurazione e l'ammortamento, che magari pagheremmo lo stesso, ma il consumo delle gomme e del carburante? Con la benzina a due euro al litro, con quindici euro si fanno circa una settantina di chilometri, ma non in coda nelle ore di punta. Anche senza considerare, ripeto, il costo del veicolo, potremmo scoprire che, facendo un po' di straordinario, invece che guadagnare di più ci rimettiamo qualche euro e, attenzione, se anche ci facessimo una patta, non avremmo guadagnato tempo. Quindi, come regola di base, con la macchina non si guadagna tempo.
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   Con la macchina si è più elastici, ed anche in questo caso la considerazione è vera. Diciamo che andiamo tutti i giorni in ufficio in macchina perché così, se capita dello straordinario da fare, possiamo tranquillamente dire di si. Ok, e cosa ci guadagniamo? Voglio dire, soldi ce ne rimettiamo sicuramente, perché se anche riusciamo a fare una patta quando c'è da fare qualche ora in più, tutti gli altri giorni la macchina la prendiamo senza ottenere nulla in cambio. Forse avremo manifestato una grande disponibilità verso l'azienda, ma non mi sembra che svendersi sia mai stato un buon modo per fare carriera. La carriera la fa, di solito, chi la fa cadere dall'alto, mica chi la da via gratis no? Certo, andando al lavoro in macchina facciamo molto felice il nostro datore di lavoro che, in questo modo, potrà disporre gratis di una enorme flessibilità. Ci piace proprio fare regali al nostro capo?
   In macchina si evita la promiscuità con gente indesiderabile. Certo, sugli autobus ed in metropolitana ci sono un mucchio di maleducati. Gente che non si lava, giovani con lo zaino che ti urtano ad ogni movimento, extracomunitari che non pagano il biglietto e così via. SVEGLIA, volevo dire che il problema non è degli autobus, ma della società, e che non è cedendo il passo che lo risolveremo. Non prendere l'autobus per paura dei maleducati mi ricorda quella battuta di un film western dove un pistolero dice ad un altro "Questa città è troppo piccola per noi due, per cui...me ne vado". Se gli autobus sono invivibili non bisogna evitarli, bisogna protestare. Educatamente, urbanamente ma sempre, ogni volta che si assiste ad un episodio negativo, bisogna protestare. Chiamare i vigili, la polizia, il controllore, rompere le scatole ad libitum in modo da dare un segnale, e non accettare la cosa come un dato di fatto.
  E per finire, se andiamo in ufficio in macchina, poi possiamo passare direttamente a cena fuori, o in discoteca a ballare. Certo, sicuramente è così ma, a parte il fatto che poi, di solito, finisce sempre che si passa da casa a cambiarsi ed a darsi una rinfrescatina io, quando vado a cena fuori, preferisco prendere un taxi, in modo da potermi gustare il secondo bicchiere di quella splendida bottiglia di Barolo senza paura di perdere la patente e, specialmente, senza paura di perdere la vita o da farla perdere a qualcun'altro.


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