domenica 29 aprile 2012

Il cioccolato dell'Esselunga

   Ma la Svizzera fa parte dell'Unione Europea? A me non sembrava eppure, all'Esselunga, non sembrano dubitarne e ci propinano il cioccolato con il marchio di casa prodotto in Svizzera. Che in Svizzera sappiano fare l'Hemmental e gli orologi, nessun dubbio in proposito; certo è pure che abbiano mucche, e come potrebbe essere diverso visto che sono circondati da montagne. Anche sul fatto che producano cioccolato, poco da dire, è sicuramente vero.
    Tuttavia non mi sembra che siano i soli a produrlo né che siano stati i primi né, anche se su questo loro potrebbero forse dissentire, che producano il migliore cioccolato del mondo. Ed allora, visto che in casa abbiamo la Ferrero, la Motta, la Perugina e la Novi, e sto solo citando le prime che mi vengono in mente, tutte perfettamente in grado di produrre cioccolato di qualità, perché mai l'Esselunga deve andarlo a comprare proprio in Svizzera?
   Dico subito che io sono in linea di principio contrario ad importare le cose che possiamo produrre in casa; è stupido sia perchè il costo di trasporto in termini monetari ed in termini di risorse non sostituibili è, di norma, maggiore di quello del bene stesso, sia perchè non ha senso, visto l'enorme deficit nazionale, continuare a mandare all'estero denaro che potremmo benissimo spendere in casa con più costrutto. In fin dei conti, anche facendo il conto della serva, è meglio arricchire i nostri potenziali clienti che i clienti di qualcun'altro. Tuttavia, è evidente che, se l'Esselunga vende con il proprio marchio cioccolato svizzero, la sua convenienza dovrà averla trovata. Ci sono, ovviamente, due possibilità: la prima è che gli svizzeri, noti esportatori di cioccolato ed orologi a cucù, pur di non fermare la macchina siano disposti a vendere ad un prezzo minore degli italiani; la seconda, ed è sconfortante, è che gli italiani siano così idioti da considerare più pregiata la cioccolata prodotta in Svizzera rispetto a quella prodotta a casa loro.
   Ecco, al di là della nota pubblicità "svizzera? No, Novi", che rimaneva pur sempre una pubblicità, vorrei ricordare che in Italia abbiamo delle "chicche" come ad esempio l'industria cioccolatifera di Modica, in sicilia, che ha un prodotto unico nel mondo; quella di Torino con i Gianduiotti; la Majani a bologna con i suoi impareggiabili FIAT; la Perugina con i Baci e la Ferrero che, ad oggi, produce il miglior cioccolato fondente che io conosca. In Svizzera, se proprio vogliamo essere onesti, hanno la Lindt che potrebbe gareggiare alla pari con queste, ma solo sul cioccolato ripieno e solo perchè, in Svizzera, evidentemente non hanno problemi di colesterolo.
   E poi, anche per quanto riguarda la fantasia, proviamo a confrontare i nostri mille prodotti con quelli svizzeri. Loro, di originale, hanno il Toblerone e, ammettiamolo pure, i Lindor. Noi abbiamo, oltre ai già citati Baci Perugina, ai FIAT ed alla Scorza amara di Majani ed ai Gianduiotti di Torino, prelibatezzze come i cioccolatini della Ferrero (Rocher, Pocket Coffee, Mon Cherie, Otello e Raffaello), la Nutella, i Blue Rose della Icam e tanto altro ancora. Ed allora, diciamoglielo a questi della Esselunga che il cioccolato Svizzero è meglio lasciarlo agli svizzeri. Noi mangeremo meglio ed a loro, forse, si addolcirà un po' il carattere che, in linea di principio, mi sembra proprio che ne abbiano bisogno.

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