Per Natale, si sa, a Bologna si mangiano i tortellini. Tortellini cotti nel brodo di cappone o nel brodo di manzo, a seconda delle usanze di famiglia. Il giorno di santo Stefano, invece, si mangia il bollito, naturale conseguenza del brodo di Natale. E con il bollito? Con il bolltito, oltre alla tradizionale salsa verde, fatta con il prezzemolo tritato, limone, olio ed acciughe, si abbinano conserve varie, che vanno dalle classiche mostarde di frutta e di verdura alle conserve di peperoni e di cipolla. La conserva di cipolla, che io adoro, viene naturalmente preparata prima, cioè quando sono di stagione le cipolle rosse di Tropea, e si può usare tutto l'anno con il bollito, con il formaggio o, se piace, persino sul pane con il burro. La ricetta non è complessa anche se la preparazione richiede un po' di pazienza. L'uso di un robot da cucina semplificherà la faccenda e risparmierà molte lacrime.
Materiale occorrente:- un chilo pulito di cipolla tropea
- 1/2 chilo di zucchero di canna
- un bicchiere di aceto di mele
- alloro
- peperoncino
- sale
- chiodi di garofano
- aceto balsamico
Ad un chilo (peso dopo averle pulite e tagliate, operazione per la
quale io uso la maschera da Sub) di cipolla tropea tagliata non troppo
finemente (c'è chi la taglia a julienne, io la sfettolo a tondini perchè
si fà prima) lasciata a macerare in un bicchiere abbondante di aceto
buono (io uso quello di mele) con qualche foglia di alloro, peperoncino
a piacere ed una presa di sale per 3/4 ore, aggiungere circa 1/2 chilo
di zucchero di canna e 3/4 chiodi di garofano e lasciar macerare altre
4/5 ore (è importante attendere abbastanza tempo perchè la cipolla, a
contatto con lo zucchero, butta fuori per osmosi un tot di acqua che
dovrà poi evaporare durante la cottura, rendendo più facile la
conservazione e più digeribile la marmellata);
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Pronta per la cottura |
Verso la fine cottura , dopo aver tolto i chiodi di garofano che non
si devono rompere, frullare una parte della cipolla con il minipimer direttamente nel
tegame, ma non tutta, perchè la consistenza della cipolla deve restare.
Questa manovra se la cipolla è tagliata a julienne è superflua, serve
solamente per evitare che i tondini si aggroviglino in un tutto
indistricabile; Per non diventare matti a trovare tutti i chiodi di
garofano nel tegame, è opportuno lasciarli racchiusi in una garza porta
spezie. Se, come spesso capita, non ne avete una a disposizione, contate bene i chiodi di garofano prima di aggiungerli ed accertatevi di averli recuoperati tutti.
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Cottura ultimata (10 ore) |
Io la conservo in frigorifero e, comunque, in casa mia non dura, ma
in realtà se la cottura è abbastanza lunga e ci metti abbastanza
zucchero si dovrebbe conservare come qualsiasi altra marmellata.
Note:
- Il quantitativo di zucchero dipende dall'uso, meno se la usi come salsa, di più se la usi con il burro sul pane. In questo caso conviene inoltre stare scarsi con l'aceto ed aggiungere, piuttosto, succo d'arancia, o anche la polpa tagliata a cubetti.)
- E' preferibile che la cipolla sia tagliata a tondini e non passata nel robot. Quest'anno, per la prima volta, ho provato questo secondo sistema e, secondo me, la cipolla non si cuoce altrettanto bene.
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