All'inizio erano l'assembler ed i 4004 ed un K di memoria sembrava già
una esagerazione. Non si potevano scrivere tante cose in assembler e con
memorie da un K e Dio pensò che, magari, avrebbe potuto migliorare le
cose.
I° GIORNO
Dio fece i processori a 16 bit e dopo tutti scrivevano in pascal a
parte i pervertiti che usavano il BASIC. Dio vide che era cosa buona e
giusta, e fu sera e fu mattina
II° GIORNO
E Dio inventò i coprocessori ed i RISC che passavano i 100 MHz di clock. Tutti si misero a scrivere ad oggetti e Dio vide che era cosa buona e giusta, e fu sera e fu mattina.
III° GIORNO
Dio inventò i Pentium multicore, la memoria DDR2, la DDR3, la DDR4 ed il primo processore che passava il GHz. Tutti quelli che avevano abbandonato schifati il BASIC tornarono ad usare linguaggi interpretati come JAVA o PITON osannando Dio che, un po' inorgoglito della cosa, pensò che fosse buona e giusta, e fu sera e fu mattina.
V° GIORNO
Anche se la mattina dopo Dio vide un bambino di dieci anni che piangeva al supermercato perché la mamma glia aveva comprato uno spazzolino da denti la cui CPU aveva un solo core, decise di proseguire per la strada intrapresa creando un processore così potente da poter funzionare decentemente anche con del software scritto alla cazzo. Questo perché ormai tutti scrivevano software e, in generale, lo facevano alla cazzo. Questo processore si chiamava Texas-Freescale-AnalogDevice ed altro ancora, ed aveva la caratteristicha peculiare che tutto il software necessario era già stato scritto da un esercito di angeli indiani addestrati al MIT ed era disponibile sotto forma di librerie. Il software non necessario, ovviamente, restava in gran parte ancora da scrivere ma Dio, ingenuamente, pensò che questo non fosse un problema perché in fin dei conti non era veramente necessario. Anche in questo caso fu difficile valutare se la cosa fosse buona e giusta ma Dio, notoriamente fiducioso, lasciò che fosse sera e poi mattina con l'intenzione di passare la mattinata andando a pesca, ma...
VI° GIORNO
...ma non fu così perché un uomo più furbo degli altri, chiamato Adamo, dimostrò più che chiaramente che prendendo un DSP della Motorola ed usando uno qualsiasi degli application forniti scegliendo fra sintesi ed analisi vocale, pilotaggio di motori di varia natura, filtri FIR, IIR e Lattice, elaborazione dell'immagine e così via, non si poteva comunque riuscire a costruire una macchina per pelare le mele che non buttasse via un mare di polpa assieme alla buccia facendo diventare le mele un solido di rotazione.
Dio, inferocito, vietò l'uso delle mele (ma questa è un'altra storia) dicendo che erano riservate a lui ma ormai gli era passata la voglia di andare a pesca per cui, per sfogarsi un po', inventò la complessità computazionale, giocherellò un po' con P ed NP e, alla fine, maledisse i software di ricerca dei numeri primi inventandone uno più grande del più grande che sarebbe stato mai calcolato nel futuro.
Alla fine, poiché si era stancato a calcolare un numero primo così grande, fu sera e fu mattina di nuovo e neanche Dio in persona riuscì a trovare nulla di buono e giusto nel suo numero primo da record.
VII° GIORNO
Dio si svegliò di ottimo umore pensando che non aveva senso darsi tanto da fare solo per inventare i computer e andò finalmente a pescare.
Nessun commento:
Posta un commento